lunedì 5 novembre 2007

Una civetta fortunata


Ore 20,00 del 4 novembre


Ore 09,00 del 5 novembre


Si sa, i rapaci che frequentano le aree rurali e quelle periurbane, sono particolarmente esposti a vari rischi. Le civette per esempio spesso vengono investite la sera mentre volano a bassa quota e attraversano tratti stradali. Oppure mentre si lanciano improvvisamente nella cattura di qualche piccola preda scovata sul ciglio della strada. La gran parte delle volte gli incontri (anzi gli scontri) con le auto sono fatali. Basta vedere quannti resti di civette si rinvengono un pò dappertutto.
Alle volte però le cose vanno diversamente! E' il caso di questa civetta che ieri sera ha avuto la sfortuna di essere investita a circa 2 km a valle di Montescaglioso. Subito dopo l'impatto il piccolo rapace notturno è caduto al centro della carreggiata, restando immobile per il forte shock subito. E' quello un momento critico: basta un'auto che vi passa sopra e addio alla vita. L'indomani, a ricordo di quella creatura della notte, sarebbe rimasta qualche penna... La fortuna ieri sera ha voluto che quella civetta fosse immediatamente soccorsa dallo stesso automobilista che l'aveva inavvertitamente urtata. In retromarcia per qualche centinatio di metri e subito il rapido recupero! 30 secondi dopo, mentre ancora l'automobilista stava rimettendosi nella sua auto con la piccola civetta, 3 vetture e un camion passano veloci in quel tratto. Cosa sarebbe rimasto se non vi fosse stata quella tempestiva e fredda decisione di salvare una vita indifesa?
Quell'automobilista è un mio caro amico. Si chiama Franco e non è la prima volta che salva indifese creature della notte! Sono contento per quello che ha fatto anche questa sera! Mi ha poi immediatamente chiamato e mi ha raccontato tutto. Subito dopo mi ha portato la civetta avvolta in una maglia di lana...! Una rapida occhiata fa escludere fratture. Forse è solo una bella botta e tanta paura. Bene! Decido di tenerla in osservazione e al caldo per stanotte. Domani vedremo se reagirà o se sarà necessario portarla all'ambulatorio veterinario del Centro Recupero Rapaci. Per ora resta immobile, non si regge in piedi ed ha lo sguardo fisso nel vuoto. La sistemo in una scatola e la metto in zona calda.
Sono passate solo 12 ore quando vado a controllare come è andata. Appena sollevo uno dei lembi della scatola un movimento improvviso mi fa essere ottimista. Apro e scopro che lo sguardo della piccola Athene noctua è vivo e attento, si regge in equlibrio sulle zampe. Sta bene! Va liberata oggi stesso! Dopo un'ulteriore verifica del volo in uno spazio grande noto che tutto è a posto! Nel tardo pomeriggio, quasi all'imbrunire, mi reco sullo stesso punto in cui è stata trovata la sera prima. Mi inoltro di alcune decine di metri in un oliveto con un casolare in mezzo. Metto la scatola a terra e sollevo due lembi per aprirla piano piano. Immediatamente la civetta schizza via con grande energia volando bassa e dileguandosi tra la vegetazione. Evviva! Una vita salvata per un soffio!
Un agricoltore che da una certa distanza, seminascosto tra gli ulivi carichi di frutti, aveva osservato tutta la scena si è avvicinato e, con aria sarcastica, mi ha chiesto: "Ma non hai proprio nulla da fare che preoccuparti delle "cuccuedd"? La mia risposta? "Certo, non avevo di meglio da fare!! E intanto, in lontananza si udivano ancora i colpi dei fucili di chi invece aveva tanto da fare per ammazzare piccoli esseri che nulla di male avevano fatto per meritarsi tanta violenza immotivata e irrazionale! Quelli sì che sono veri uomini!