lunedì 9 febbraio 2009

Eolico a Bernalda: un altro territorio da immolare alla pseudo politica di tutela ambientale



CONTINUA LA TRUFFA DELL'EOLICO CON I NUOVI MOSTRI A DUE PASSI DALLA COSTA IONICA

Qui un video per chiarirsi le idee su quello che c'è dietro l'affare dell'eolico.

Rifiuti: problema mentale innanzitutto!

Da mesi, anzi da anni, in varie zone della Riserva Naturale di San Giuliano si rinvengono con regolare cadenza accumuli di rifiuti di ogni genere, alcuni abbandonati sui bordi delle strade, altri furbescamente buttati lungo i fossi e sotto i ponti e altri ancora sistematicamente depositati presso i cassonetti. Il problema dei rifiuti, e di quelli speciali o nocivi in particolare, abbandonati nelle campagne o nelle periferie delle città esiste ovunque, ma l'idea di vedere anche nelle Oasi e nelle Aree Protette queste deplorevoli forme di degrado non fa bene a nessuno anzi contribuisce a sminuire il valore e la funzione di queste aree che dovrebbero essere, al contrario, un esempio di buone pratiche di corretta gestione per tutto il territorio.
Il Comune di Miglionico, di Grottole o il Comune di Matera (facenti parte della Riserva e indicati dalla legge quali enti preposti alla raccolta dei rifiuti), si limitano il più delle volte allo svuotamento del contenuto dei cassonetti, lasciando comunque nei pressi degli stessi un fardello (colorato sì, ma poco piacevole a vedersi) di cui nessuno sembra farsi carico. Le casse comunali sono vuote, il personale manca e i mezzi sono insufficienti. E allora? Vuol dire forse che stando così le cose dobbiamo rassegnarci a convivere per sempre con questi suggestivi angoli "delle buone pratiche civili"??? Ma non ci si può e non ci si deve rassegnare così facilmente! E quindi vanno fatte proposte concrete alle amministrazioni comunali e alla Provincia di Matera. Proposte che da una parte devono sollecitare un maggior controllo e prevenzione di questi fenomeni, dall'altra devono essere capaci di trovare soluzioni che attenuino il più possibile l'impatto visivo dislocando in altri punti il posizionamento dei cassonetti più critici e prevedendo la rimozione periodica e regolare di questi rifiuti.
Ma chi sono questi furbi ed intelligenti cittadini (definirli così non sarebbe proprio il caso...) che, con un gesto così banale ed automatico, creano una serie di problemi che abbracciano tante sfere ed aspetti del vivere civile e riducono la credibilità di chi invoca e promuove il turismo nelle aree protette? Se qualcuno vuole improvvisarsi detective basta fare un salto ogni tanto negli hot spots della monnezza e rendersi conto che si tratta di gente senza alcuno scrupolo e senza il minimo senso civico. Chi deve sbarazzarsi di rifiuti ingombranti e speciali perchè sceglie di creare senza pensarci minimamente così tante difficoltà alla collettività che si sforza ogni giorno (a cominciare dal lavoro degli insegnanti e degli alunni) di risolvere o attenuare questi problemi? In un periodo in cui si parla tanto di raccolta differenziata (e sono molti che la fanno, per fortuna, in alcuni comuni della nostra regione) sembra davvero anacronistico assistere alla persistenza e moltiplicazione di questo tipo di degrado che, ormai è chiaro, ha radici solo culturali e mentali! Riparare la mente dell'uomo per proteggere il suo ambiente di vita, questo è quello che serve!