lunedì 21 dicembre 2009

Furti di ghiaia sull' Ofanto






L'Ofanto è uno dei fiumi più importanti e a tratti ben conservati dell'Italia meridionale. Ecco cosa hanno riscontrato gli agenti del CFS. E' la prova che lo sfruttamento e la manomissione dell'ambiente naturale non hanno mai sosta.

AMBIENTE: SEQUESTRATO A POTENZA IMPIANTO ILLEGALE DI FRANTUMAZIONE
Il materiale utilizzato veniva prelevato illecitamente dagli argini del fiume Ofanto con conseguenti gravi danni al soprassuolo boscato della zona
Potenza, 18 dicembre 2009 - Gli agenti del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Avellino del Corpo forestale dello Stato, insieme al personale del Comando Forestale Provinciale di Potenza hanno posto sotto sequestro un impianto di frantumazione ubicato in località Ruvo del Monte (PZ), dove erano stati riscontrati furti di ghiaia dagli argini del fiume Ofanto. Nello stabilimento, oltretutto sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per le emissioni in atmosfera, è stato scoperto in seguito ad ulteriori controlli anche lo smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi. Sono stati quindi iscritti sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Melfi, il proprietario dei terreni sui quali veniva eseguito il prelievo di materiale ghiaioso senza alcuna autorizzazione e gli amministratori della società che gestisce l'impianto. Le indagini erano partite da una segnalazione effettuata da personale del servizio aereo della Forestale che, in ricognizione a bordo di un elicottero AB 412 dislocato presso l'aviosuperficie di Grumento Nova (PZ), aveva individuato manomissioni dell'ambiente naturale sul fiume Ofanto nella parte di territorio che divide la Provincia di Potenza da quella di Avellino. I Forestali hanno quindi posto sotto sequestro anche 500 ettari di terreno, in parte demaniale ed in parte privato, nel Comune irpino di Calintri, dove il furto di materiale inerte fluviale aveva provocato anche la distruzione del soprassuolo boscato. Il sequestro, convalidato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi (AV), ha riguardato anche un escavatore ed un camion utilizzati per caricare e trasportare presso l’impianto di frantumazione il materiale trafugato. Impianto che, in seguito a successivi controlli da parte della Forestale, è risultato sprovvisto delle opportune autorizzazioni per le emissioni in atmosfera e impegnato anche nello smaltimento illegale di rifiuti speciali pericolosi.

Fonte CFS - Newsletter n.801, Anno V, del 21/12/2009