lunedì 15 marzo 2010

Un capanno nascosto nella Riserva

Scoperto e rimosso un capanno non autorizzato all’interno della Riserva Naturale di San Giuliano

Il 6 marzo scorso la Polizia Provinciale di Matera ha provveduto a sequestrare e rimuovere un capanno abusivo all'interno della Riserva Naturale di San Giuliano, in una zona sensibile e di massimo rispetto per la fauna. La struttura, di piccole dimensioni e forma piramidale, era costruita artigianalmente con rami, filo di ferro, tessuti e fogli di plastica; era posizionata in un punto ben nascosto tra la vegetazione igrofila sulle rive del lago ed era particolarmente adatta a nascondersi all'interno.
La segnalazione della presenza di tale struttura all'interno dell'area protetta è pervenuta agli Uffici della Polizia Provinciale la quale, verificata l' inesistenza di una eventuale autorizzazione all’ uso della stessa, ha disposto immediatamente la sua rimozione allo scopo di prevenire eventuali usi illeciti in contrasto con le norme vigenti.
Il Brigadiere Enzo Di Cuia, della Polizia Provinciale, con la collaborazione di alcuni volontari del Centro Recupero Animali Selvatici, ha provveduto alla rimozione del capanno, posizionato sulla riva del lago in una zona di notevole presenza di anatidi, al suo smontaggio e al successivo smaltimento delle parti componenti.
Il Regolamento Ufficiale di Gestione della Riserva, pubblicato sul BUR n. 23 del 16/05/2007, stabilisce ai sensi della L.R. 39/2000, precise zonazioni dell'area protetta specificando per ognuna di esse la fruizione, le attività possibili e quelle vietate salvo apposite autorizzazioni.
L'Assessore all'Ambiente della Provincia di Matera Giovanni Bonelli ha dichiarato:
"La Riserva di San Giuliano inserita dall'Unione Europea all'interno della Rete Natura 2000 in quanto ZPS (Zona di Protezione Speciale) e SIC (Sito di Importanza Comunitario) è stata riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente nel 2003 anche come Area di Importanza Internazionale "Ramsar" proprio per la sua particolare ricchezza di fauna acquatica durante lo svernamento, la migrazione e la nidificazione. La vigilanza da parte della Polizia Provinciale, del Corpo Forestale dello Stato e degli agenti volontari in servizio sul territorio, ha lo scopo di garantire il corretto rispetto delle norme di tutela della Riserva, che ormai ha dieci anni di vita, dando particolare risalto all’azione di prevenzione di atti illeciti ed in contrasto con i principi basilari di protezione e salvaguardia delle Riserve Naturali Provinciali. Nelle prossime settimane saranno disposti ulteriori controlli al fine di rimarcare la necessità di tutela di un bene così importante per la conservazione della natura in provincia di Matera”.




Il Brigadiere Di Cuia mentre allontana il capanno rimosso


Anatidi e trampolieri sulle rive del lago