domenica 30 ottobre 2011

Un'occhiata dietro l'angolo...

Parco della Murgia e vicinanze

di Amelia Boccassi

Un viaggio affascinante, tra archeologia, arte e natura incontaminata è quello nel Parco regionale archeologico, storico, naturale delle chiese rupestri del materano, noto come Parco della Murgia. Ottomila ettari compresi tra i comuni di Matera e Montescaglioso, sono caratterizzati da profonde rupi, cascate, sentieri, fra rarità vegetative, anche antichissime, gravine e grotte naturali utilizzate dall’uomo sin dalla preistoria, e chiese rupestri.

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http://www.tuononews.it/tn/article/7DB102834487&Ref=EL

28/10/11

sabato 22 ottobre 2011

Un Barbagianni impatta contro un treno a Matera

Un bellissimo Barbagianni è stato rinvenuto questa sera 22 ottobre al Rione Lanera presso la stazione delle Ferrovie Appulo Lucane di Matera a seguito di un forte impatto con un treno.
Prontamente soccorso dal personale della stazione è stato recapitato 2 ore dopo presso il Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano. Ad un primo esame è stata purtroppo diagnosticata la frattura di entrambe le zampe ed un trauma cranico con riversamento di sangue nella cavità orale.
A livello generale la situazione sembra essere pertanto molto difficile, con scarsa reattività, abbattimento del sensorio ed evidenti danni neurosensoriali dovuti al trauma cranico.
Si spera che possa sopravvivere nei prossimi giorni al fine di poter essere eventualmente operato.
Secondo i dati del Centro Recupero i rapaci notturni piuttosto frequentemente restano vittime di collisioni con veicoli, cavi sospesi, vetrate e tutto ciò che costituisce ostacolo per loro.



martedì 18 ottobre 2011

5 splendidi rapaci ritornano in libertà in provincia di Matera











Uno splendido esemplare di Falco di palude, rapace tipico delle aree umide delle pianure ed ormai sempre più raro in varie parti d'Italia, è stato liberato nei giorni scorsi dal Centro Recupero Rapaci della Riserva Naturale di San Giuliano. L'animale, consegnato la scorsa estate da cittadini di Altamura, era stato rinvenuto in difficoltà ai confini con Matera ed incapace di volare per una frattura al radio-ulna. Dopo un’ opportuna assistenza veterinaria da parte del dott. Vito Tralli e di un adeguato periodo di cura e riabilitazione al volo trascorso presso il Centro Rapaci di San Giuliano è finalmente ritornato in libertà nella splendida cornice della zona occidentale della Riserva, caratterizzata da un' ampia prateria umida e da un sito particolarmente tranquillo e idoneo ai rilasci di questi rapaci.
L'esemplare, un maschio di circa 1 anno e mezzo, è stato preventivamente inanellato prima della liberazione grazie alla collaborazione del dott. Egidio Mallia, inanellatore ufficiale del Centro.

Oltre al Falco di palude sono state liberate anche 2 civette e 2 gheppi che erano ospiti del Centro Recupero dalla scorsa estate per traumi di varia natura e rinvenuti nel materano grazie alla fattiva collaborazione di cittadini e forze dell’ordine. I gheppi – un giovane ed un adulto - sono stati rilasciati nei pressi del Parco della Murgia Materana mentre le civette, attesa l’ora del tramonto, sono state liberate nella valle del Bradano, in agro di Montescaglioso, nei pressi di vecchi ruderi e case coloniche abbandonate, tipico habitat di queste piccole signore della notte.

Il Responsabile del Centro Matteo Visceglia dichiara:
E’ importante sottolineare che i nostri rilasci di rapaci, contrariamente a quanto pensano in molti, solo raramente avvengono in pubblico in quanto ritieniamo importante evitare ogni ulteriore disagio ad animali che hanno trascorso lunghi periodi di cure in voliera. Lo stress improvviso dovuto alla presenza di molte persone che, non senza schiamazzi, li osservano e fotografano da vicino può a volte compromettere la buona riuscita delle operazioni di rilascio e di corretto ambientamento in natura. Nonostante ciò il nostro Centro ogni tanto organizza eventi pubblici alla presenza di scolaresche o di turisti ed appassionati di natura cercando di limitare al massimo ogni disturbo. Il più delle volte tali eventi sono legati alla liberazione di falchi grillai, una delle specie più amate e conosciute dal popolo lucano”.

Il Centro di Recupero, nonostante le diverse difficoltà in cui si trova ad operare quotidianamente, con disagi di natura infrastrutturale ed economica, continua a garantire 7 giorni su 7 il suo supporto tecnico operativo agli uffici preposti alla tutela dell’Ambiente e della Fauna dell’Amministrazione Provinciale di Matera attraverso il proprio presidio permanente di tutela della Biodiversità localizzato nella Riserva di San Giuliano ed offrendo ogni anno a centinaia di animali di specie particolarmente protette nuove opportunità di reintegrazione in Natura”.

Va ricordato a tutti i cittadini quanto stabilito dalla norme contenute nel calendario venatorio regionale 2010-2011 della Regione Basilicata. L’art. 7 riporta quanto segue:
“Chiunque rinvenga fauna selvatica in difficoltà è tenuto a darne immediata comunicazione alla Provincia o al Comune nel cui territorio è avvenuto il rinvenimento ed eventualmente consegnarla ai medesimi che provvederanno alla cura della stessa presso i centri autorizzati.”

venerdì 7 ottobre 2011

Riserva S.Giuliano, approvato Progetto extra Piano forestazione



Matera, 7 ottobre 2011 – La riqualificazione ambientale della Riserva naturale di S. Giuliano, dettagliata in un progetto speciale, è stata approvata dalla giunta provinciale, che costerà all’Ente di via Ridola oltre 53 mila euro.

“Si tratta di interventi extra Piano forestazione, che consentiranno di incrementare il numero delle giornate lavorative, – ha precisato l’assessore al ramo, Angelo Garbellano – destinati al miglioramento dell’habitat della Riserva. Nel corso degli anni, infatti, il continuo processo di interramento, riducendo considerevolmente la capacità di invaso della diga, ha comportato un aumento dei fenomeni di erosione del terreno. Tutti gli interventi idraulico/forestali pianificati sono finalizzati, pertanto, all’ampliamento delle superfici vegetali, in grado di intercettare le piogge e di ridurre l’energia cinetica delle specie autoctone che causano il fenomeno di erosione.
Nello specifico attueremo azioni di rimboschimento con specie autoctone dell’area, associati a lavori di bonifica delle superfici boscate.”

“L’intenzione della Provincia – ha concluso il presidente Stella – è quella di assolvere a un ruolo di effettiva tutela e valorizzazione dell’Oasi. Opera complessa che deve considerare gli aspetti ambientali tanto per una adeguata e opportuna salvaguardia degli equilibri naturalistici, quanto per il miglioramento della fruizione turistica che passa attraverso una riqualificazione dell’intera area.”