domenica 2 settembre 2012

Rassegna stampa: Antea su Oasi di San Giuliano

Miglionico. «Ci sono problemi più seri creati proprio dagli agricoltori»
San Giuliano è un Far West
L’associazione Antea contro l’abbattimento dei cinghiali 


MIGLIONICO - La delegazione provinciale Antea Onlus Miglionico si unisce alle perplessità e alle critiche di numerose altre associazioni animaliste ed ambientaliste riguardo al progetto di abbattimento controllato dei cinghiali nel territorio dell'oasi di San Giuliano. «Il territorio dell'oasi -spiegano da Antea- dovrebbe rappresentare un riparo sicuro per tutte le specie animali ma, ormai da troppo tempo,si è trasformato in un territorio privo di regole, dove ogni cittadino agisce indisturbato, spesso in violazione delle leggi nazionali e regionali ed in barba al regolamento dell'oasi. Se poi, al comportamento incivile della gente comune, si aggiungono scellerate decisioni da parte delle istituzioni, le quali invece hanno il dovere di salvaguardare l'area del lago, sorge spontaneo il sospetto che l'oasi stia diventando solo un contenitore di finanziamenti». Antea ritiene che «il problema dei danni all'agricoltura causati dai cinghiali, ammesso che di reale problema si tratti, rappresenti l'ultima delle emergenze paragonata a pratiche estremamente dannose per l'area, quali, l'abbandono di rifiuti di ogni genere, anche pericolosi, il continuo disboscamento abusivo di intere aree e utilizzo di pesticidi e concimi chimici nei campi agricoli attigui o addirittura ricadenti nel perimetro dell'area protetta. Gli stessi agricoltori che lamentano la presenza dei cinghiali, ignorano il fatto che i danni causati dall'uomo per le proprie esigenze siano più pericolosi di quelli causati da un cinghiale affamato che gia deve subire l'onta degli incendi, della siccità, dei cacciatori e dei bracconieri». Per queste ragioni, Antea Onlus chiede alle istituzioni regionali, provinciali e comunali nel cui territorio ricade l'area dell'oasi, la convocazione urgente di un tavolo di confronto tra tutti i soggetti interessati al benessere e alla salvaguardia dell'area protetta di San Giuliano, «per cercare la soluzione ai problemi che la attanagliano ormai da troppo tempo, svuotandola di ogni valore e significato». Infine, Antea come auspicato anche dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), alla luce dell'emergenza incendi degli ultimi mesi che hanno distrutto la flora e la fauna locale e del problema siccità che da tempo mette a dura prova la sopravvivenza delle specie animali,chiede al presidente della Regione la sospensione del calendario venatorio su tutto il territorio lucano, fino al naturale e completo ripristino del loro habitat. 
Fonte: Il Quotidiano della Basilicata
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