domenica 7 gennaio 2018

Ancora un Lupo vittima delle strade


Il 29 dicembre scorso intorno alle 23,30  sulla strada provinciale SP 3 Matera-Metaponto nei pressi del bivio di Montescaglioso è stato ritrovato un maschio adulto di lupo da poco travolto da un veicolo in transito. A segnalare ai Carabinieri della locale stazione la presenza del corpo ancora caldo e senza vita è stata Mina Matarrese dell’associazione “Il Branco”.  La grossa mole, il colore rossiccio ed altre caratteristiche le hanno fatto escludere un ennesimo cane vittima del road killing   facendo invece subito pensare al raro predatore. Trattandosi di specie di interesse scientifico si è subito attivata per avviare la procedura legale per la rimozione della carcassa mediante l'intervento del veterinario ASL reperibile dott. Angelo Leogrande e con la collaborazione della ditta Materapet per il successivo trasporto presso la Sezione di Matera dell'IZS (Istituto Zooprofilattico Sperimentale).
E’ molto importante – dichiara Matteo Visceglia, Responsabile del CRAS materano - la collaborazione dei cittadini nella segnalazione e recupero di esemplari deceduti di elevato valore scientifico e naturalistico come Lupo, Lontra, Gatto selvatico,  tanto per citare solo alcune specie.  Le analisi e i dati che si possono raccogliere con i vari esami scientifici contribuiscono sempre ad una migliore conoscenza delle problematiche della specie e conseguentemente alla migliore conservazione e tutela attraverso programmi mirati di prevenzione”.  
Nei prossimi giorni saranno effettuate tutte le analisi necessarie per la caratterizzazione dell'esemplare, in particolare quelle necroscopiche per stabilire le cause della morte (che si presume siano dovute all'impatto di un veicolo) oltre a quelle parassitologiche, tossicologiche e genetiche.
Il ritrovamento di lupi investiti sulle strade in Italia è ormai un fatto piuttosto frequente, segno di un reale incremento della popolazione di questa specie anche in aree dove fino ad alcuni anni fa tale evento era piuttosto raro. In Italia si stanno monitorando con attenzione tutti i casi di mortalità, in particolare gli atti di bracconaggio e avvelenamento, che non sono affatto rari. Purtroppo, anche dalla lettura di articoli, comunicati e notizie diffuse sui social,  si ha la netta percezione che siano davvero tanti i lupi che in Italia perdono la vita per mano dell'uomo.
Una recente raccolta di dati avviata attraverso la pagina Facebook  “Lupi morti in Italia” e promossa dal gruppo di ricerca di italianwildwolf.com ha già fatto registrare segnali piuttosto preoccupanti. Secondo alcuni dati presentati nel mese scorso al convegno Wolf and Nature  svoltosi a Gravina in Puglia, in un solo anno in Italia, dal 1 novembre 2016 al 30 ottobre 2017,  sono stati registrati 77 casi di lupi vittime di bracconaggio o investimenti stradali di cui 8 nella sola Basilicata. L'espansione del Lupo per fortuna si è avuta, ed è tuttora in corso,  lungo tutta la penisola dando così un segnale positivo di una natura in fermento ecologico che cerca di riprendersi ciò che in passato le era stato tolto. Ma proporzionalmente si registrano purtroppo anche gli effetti di quella atavica e spesso ingiustificata paura del lupo "cattivo" antagonista  dell’uomo.
Il Lupo sta attraversando un periodo difficile per il rapporto problematico e quasi sempre conflittuale con gli allevatori – conclude Visceglia -  ma occorre fare ogni sforzo per trovare adeguate soluzioni che favoriscano una migliore convivenza tra questa specie e le attività zootecniche. Anche il turismo legato alle aree protette può trarre benefici per la presenza del lupo e di altre specie carismatiche.

 

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